Prima di procedere con la potatura o l’abbattimento di un albero, è essenziale informarsi sui vincoli di protezione legale che coinvolgono numerose specie e tipologie di alberi in Italia. La normativa nazionale e regionale impone diverse regole e limiti, allo scopo di salvaguardare il valore ecologico, paesaggistico, storico e culturale che molti alberi rappresentano. Una semplice azione sul proprio terreno privato può quindi richiedere permessi specifici e può comportare sanzioni in caso di trasgressione.
Quali alberi sono protetti dalla legge italiana
Nell’ordinamento italiano, diversi alberi ad alto fusto e specie specifiche risultano tutelati da normative che ne vietano l’abbattimento senza autorizzazione. Sulla base della legge regionale n. 6/05 (ad esempio nelle Marche), sono considerati protetti gli alberi ad alto fusto appartenenti a determinate specie, come il Cipresso comune (Cupressus sempervirens), Pino domestico (Pinus pinea), Abete bianco, Tasso, Agrifoglio, Leccio, Farnia, Cerro, Cerrosughera, Rovere, Roverella (e ibridi), Castagno, Faggio, Acero campestre e altre specie di valore autoctono e paesaggistico.
L’albero è classificato come “ad alto fusto” quando il suo diametro del tronco supera i 15 cm (misurato a 1,30 metri da terra), condizione necessaria per rientrare tra quelli protetti.
Filari, alberature storiche e alberi monumentali
Oltre alle specifiche specie protette, assumono particolare importanza nella normativa italiana i filari, le alberature di pregio paesaggistico, e gli alberi monumentali. Sono salvaguardati dalla Legge 10/2013 e da regolamenti locali i filari e le alberature di importanza storica, culturale e monumentale localizzate anche nei centri urbani. Questa tutela si estende anche agli alberi inseriti in complessi architettonici di rilievo storico, come ville storiche, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.
Gli alberi monumentali sono riconosciuti dal loro valore ambientale e culturale. Sono registrati in un database nazionale e godono di una protezione speciale che riguarda anche la loro conservazione, potatura e abbattimento. L’accertamento dell’esistenza di un albero monumentale sul territorio è condizione fondamentale per l’attivazione delle misure di tutela.
Regolamenti locali, divieti e permessi
Ogni Regione e Comune può avere proprie specifiche normative e regolamenti del verde urbano, che dettano criteri e procedure per potatura o abbattimento di alberi protetti persino in proprietà privata. In molte situazioni è necessaria una autorizzazione scritta da parte dell’ufficio comunale competente o dal Corpo Forestale dello Stato prima di ogni intervento. Gli alberi monumentali e i filari storici, essendo sottoposti a vincoli, richiedono a volte il coinvolgimento di organi di tutela paesaggistica e culturale.
- Potatura vietata durante i periodi di riproduzione, fioritura e fruttificazione, salvo che per motivi di sicurezza.
- Le pratiche di capitozzatura e potatura drastica sono generalmente vietate dalla legge, perché danneggiano la salute dell’albero e il paesaggio urbano.
- Rimozione totale (abbattimento): è consentita solo con permesso, ove l’albero sia un serio pericolo per persone o beni, oppure sia gravemente ammalato o danneggiato.
In caso di violazione, sono possibili sanzioni amministrative o penali, e può essere richiesto il ripristino dello stato precedente.
Cosa fare prima di potare o abbattere un albero protetto
- Verificare se l’albero appartiene a una specie tutelata o è classificato come monumentale o di pregio storico-paesaggistico.
- Consultare il regolamento del verde del proprio Comune e la normativa regionale vigente.
- Richiedere sempre autorizzazione scritta all’ufficio comunale competente se l’albero è protetto.
- In caso di dubbio, rivolgersi agli uffici forestali regionali o a tecnici agronomi specializzati.
- Pianificare eventuali interventi evitando i periodi di fioritura, nidificazione o riproduzione.
L’importanza della tutela degli alberi
I servizi ecosistemici forniti dagli alberi protetti riguardano la qualità dell’aria, la regolazione climatica, il presidio idrogeologico, la tutela della biodiversità e il valore culturale. Le norme che disciplinano la potatura e l’abbattimento sono pensate per conciliare le esigenze di sicurezza e gestione con la necessità di preservare il patrimonio arboreo italiano.
Quindi, prima di agire su un albero o su una alberatura, è prudente compiere tutte le verifiche necessarie, poiché la legge non solo punisce abbattimenti e potature ingiustificate, ma tutela attivamente gli elementi vegetali di maggior valore per il paesaggio e la società.