Il sogno di centrare il “colpo grosso” giocando al SuperEnalotto affascina milioni di italiani ogni settimana. Ma quanto costerebbe, in termini concreti, provare a giocare tutte le possibili combinazioni di numeri, assicurandosi matematicamente la vincita del jackpot massimo? Analizziamo nel dettaglio la struttura del gioco, calcoliamo il costo di copertura totale e valutiamo se questa strategia, almeno in teoria, possa ritenersi mai sensata dal punto di vista finanziario.
Il meccanismo del SuperEnalotto e il numero di combinazioni possibili
Il SuperEnalotto è una delle lotterie più popolari in Italia. La sua popolarità è dovuta soprattutto al montepremi potenzialmente altissimo, raggiungibile con la corretta combinazione di sei numeri su novanta, selezionati senza ripetizioni. Il giocatore vince il fatidico “6” se indovina tutti e sei i numeri estratti.
Dal punto di vista matematico, i numeri da giocare su ogni schedina sono 6 e vanno scelti tra 1 e 90. Il calcolo delle combinazioni si basa sulla formula dei coefficienti binomiali, poiché l’ordine dei numeri non conta. La formula generale è:
C(90, 6) = 90! / (6! × (90 – 6)!)
Risolvendo, il numero totale di combinazioni possibili è:
622.614.630
Ogni combinazione rappresenta una schedina diversa; quindi, per “coprire” tutte le possibilità occorre giocare 622.614.630 colonne.
Costo effettivo della copertura totale
Il regolamento del SuperEnalotto stabilisce che ogni singola colonna, ossia ogni combinazione giocata, costa 1 euro. Se si desidera aggiungere anche l’opzione “Superstar”, il costo per colonna sale a 1,5 euro .
- Senza Superstar: 1 euro per ogni combinazione
- Con Superstar: 1,5 euro per ogni combinazione
Moltiplicando il costo della giocata per il numero totale di combinazioni otteniamo:
- Senza Superstar: 622.614.630 euro
- Con Superstar: 933.921.945 euro
Questo significa che, per essere sicuri di vincere una volta il “6”, occorrerebbe investire oltre 622 milioni di euro (senza Superstar) o quasi 934 milioni di euro (con Superstar).
Risvolti pratici ed economici: un’operazione impossibile?
Da queste cifre emerge subito come tentare la copertura totale sia, da ogni punto di vista pratico, un’operazione irrealizzabile. Il primo limite è evidente: il jackpot massimo del SuperEnalotto raggiunge talvolta cifre da record, ma storicamente le vincite più alte hanno superato di poco i 200 milioni di euro. Investendo oltre 600 milioni per vincere 200 (o anche 300) milioni, si avrebbe una perdita certa e colossale, a meno di vincere più di un premio contemporaneamente o di spartire il montepremi con altri vincitori.
Inoltre:
- La suddivisione del jackpot: se due o più persone dovessero vincere il “6” nella stessa estrazione, il montepremi verrebbe diviso tra loro, riducendo ulteriormente la possibilità di recuperare l’investimento.
- Altri premi minori: coprendo tutte le combinazioni, si vincerebbero anche i premi per 5, 4 e 3 numeri, ma nessuno di questi, neanche sommati, sarebbe sufficiente a rientrare nell’investimento multimilionario necessario .
- Vincoli logistici: giocare oltre 622 milioni di colonne richiederebbe risorse logistiche inimmaginabili: tempo, coordinamento e, non ultimo, la collaborazione dei sistemi di gioco e delle ricevitorie.
È importante sottolineare che il calcolo combinatorio garantisce la copertura di ogni esito, ma non garantisce un ritorno finanziario in presenza di montepremi inferiori alla somma investita.
Probabilità di vincita e dinamiche psicologiche
Il SuperEnalotto si distingue a livello globale per la bassissima probabilità di vincita del jackpot: una su oltre 622 milioni. Questo rende la speranza di successo estremamente remota per il giocatore tipico. Tuttavia, la combinazione tra il richiamo del “colpo grosso” e il costo tutto sommato accessibile della singola giocata continua ad attrarre milioni di persone, nonostante la consapevolezza della difficoltà aritmetica della vittoria.
Il fascino dell’azzardo si basa su alcune dinamiche psicologiche note:
- L’effetto vincitore: l’attenzione mediatica sulle vittorie alimenta l’illusione di possibilità maggiori di quelle effettive.
- L’effetto di disposizione: il valore attribuito all’eventuale grande vincita spinge molti a “tentare la fortuna” anche in presenza di probabilità sfavorevoli.
Da un punto di vista matematico e finanziario, la copertura totale delle combinazioni non può essere un investimento, bensì un sicuro disastro economico. La combinatoria e la statistica insegnano che il vero “colpo grosso” resta quello della fortuna e non certo del calcolo.
Conclusioni: sogno da favola o pura follia?
In sintesi, per tentare il colpo grosso giocando tutte le combinazioni del SuperEnalotto occorrerebbero oltre 622 milioni di euro (che salgono a 934 milioni aggiungendo il Superstar), una cifra enorme e assolutamente sproporzionata rispetto ai premi in palio. I costi logistici e finanziari, la divisione dei premi e le probabilità in gioco dimostrano che questa strada, per quanto stimolante sul piano teorico, è del tutto inefficace e antieconomica nella realtà. Chi desidera sfidare la sorte può continuare a giocare responsabilmente, consapevole del fatto che il vero valore del SuperEnalotto è nel suo essere un sogno collettivo più che un calcolo matematico a senso unico.