Aggiornamenti su bonus e tredicesima: scopri le novità del mese e come ottenerle

Il mese di dicembre rappresenta un momento cruciale per milioni di italiani, non solo per l’arrivo della tanto attesa tredicesima, ma anche per le numerose novità legate ai bonus che arricchiscono buste paga e pensioni. A fronte di risorse limitate e continue riforme, il sistema di welfare italiano si aggiorna costantemente per sostenere in particolare chi si trova in condizioni di reddito inferiore, lavoratori dipendenti e pensionati. Di seguito, una panoramica dettagliata sui principali aggiornamenti normativi, i nuovi bonus in arrivo e le indicazioni pratiche per ottenerli, con un’analisi delle categorie beneficiarie, delle modalità di richiesta e delle tempistiche di erogazione.

Bonus sulla tredicesima: cosa cambia dal 2024 e 2025

Il bonus tredicesima rappresenta una delle misure più attese, soprattutto da chi ha redditi bassi. Nel corso degli ultimi mesi, il governo ha più volte aggiornato la disciplina, delineando scenari differenti per lavoratori del settore privato, pubblico e pensionati.

A partire da gennaio 2025, come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, sarà introdotta un’indennità una tantum di 100 euro per i lavoratori dipendenti che presentano specifici requisiti reddituali e familiari. Il bonus è riservato ai dipendenti con redditi fino a 28.000 euro lordi annui, che abbiano un coniuge e almeno un figlio a carico. Non tutti ne avranno diritto: si tratta di una misura a supporto delle famiglie monoreddito con carichi familiari, pensata per rispondere al caro vita e all’inflazione. L’erogazione avverrà attraverso i sostituti d’imposta, quindi datori di lavoro e, per le lavoratrici autonome aventi diritto, direttamente tramite l’INPS .

È importante sottolineare che il bonus non sarà erogato in automatico: i lavoratori dovranno fare esplicita richiesta al proprio datore di lavoro, indicando di averne diritto. Nel caso in cui la richiesta venga presentata successivamente all’emissione della busta paga di dicembre, il bonus potrà essere corrisposto a gennaio .

Pensionati: confermato il “bonus natalizio”

Per i pensionati, il mese di dicembre porta con sé un’ulteriore boccata d’ossigeno. Oltre alla regolare tredicesima mensilità, sarà riconosciuto anche nel 2024 il cosiddetto bonus tredicesima per le pensioni basse, conosciuto anche come bonus natale o bonus pensioni. Questa misura non è una novità assoluta ma deriva dall’applicazione dell’articolo 70, comma 7, della legge n. 388 del 2000. Gli aventi diritto sono i titolari di trattamenti pensionistici d’importo contenuto, con limiti reddituali ben precisi: l’importo aggiuntivo è di 154,94 euro e si somma automaticamente alla tredicesima .

Per riceverlo, tuttavia, non è necessario presentare domanda: l’INPS provvede in maniera automatica all’accredito del bonus nelle mensilità di dicembre, se in possesso dei requisiti reddituali richiesti, riducendo così la burocrazia e garantendo velocità nell’erogazione degli importi.

Chi ha diritto al bonus sulle pensioni?

  • Pensionati con redditi annui inferiori ai limiti fissati dalla normativa. La soglia viene aggiornata ogni anno dall’INPS e include generalmente la maggior parte delle pensioni minime o sociali.
  • Non sono escluse eventuali cumulazioni con altre prestazioni, purché il totale dei redditi non vada a superare il limite massimo previsto.

Per verificare la propria situazione è consigliabile consultare la propria sezione personale sul portale INPS o rivolgersi a un patronato.

Bonus mamme e altre novità per le lavoratrici

Novità importanti arrivano anche per le lavoratrici madri. Dal 2025, la legge di Bilancio introduce un nuovo bonus legato alla tredicesima, diverso rispetto al passato. Mentre il precedente bonus mamme veniva erogato come sgravio contributivo nei mesi precedenti, il nuovo meccanismo prevede una erogazione straordinaria direttamente sullo stipendio di dicembre.

Le lavoratrici madri potranno ricevere 40 euro per ogni mese lavorato nell’anno, per un totale massimo che può arrivare anche a 480 euro netti annuali. L’importo non è fisso ma modulato in base ai mesi effettivamente prestati nel corso dell’anno solare. Una novità rilevante è l’estensione del bonus anche alle lavoratrici autonome, che riceveranno il contributo tramite accredito diretto da parte dell’INPS e non in busta paga .

Come ottenere il bonus mamme?

  • Le lavoratrici dipendenti devono presentare domanda all’INPS, specificando il periodo lavorato e la presenza di figli a carico.
  • Le autonome dovranno analogamente inviare una richiesta all’INPS, seguendo le procedure online disponibili sul portale istituzionale.
  • Il pagamento avverrà insieme alla tredicesima mensilità oppure, in caso di lavoratrici autonome, tramite un bonifico separato.

Tempistiche e modalità di richiesta dei bonus

I bonus legati alla tredicesima non sono sempre automatici: bisogna prestare attenzione alle modalità di richieste e ai tempi. Per i lavoratori dipendenti, è responsabilità del datore d’lavoro verificare l’idoneità e predisporre l’accredito, ma serve comunque una dichiarazione del dipendente che certifichi i requisiti (per esempio, la presenza di figli a carico o un reddito entro la soglia stabilita).

Nella maggior parte dei casi, la domanda va presentata entro la fine di novembre o i primi giorni di dicembre per poter ricevere l’importo nella busta paga di dicembre. In caso di presentazione tardiva, l’accredito potrà slittare a gennaio. Per le lavoratrici autonome, la procedura è completamente digitale e attivabile tramite apposita sezione nell’area servizi INPS, con la possibilità di allegare i documenti che provino i mesi lavorati e la composizione del nucleo familiare.

Per quanto riguarda i pensionati, il pagamento avviene in automatico con la mensilità di dicembre; eventuali contestazioni o omissioni possono essere segnalate direttamente all’INPS tramite i canali di assistenza, anche tramite intermediari (CAF e patronati).

Da ricordare che, come per ogni misura di sostegno economico, la normativa è soggetta a modifiche a seconda delle risorse disponibili e delle priorità di bilancio dello Stato: è quindi fondamentale restare aggiornati attraverso i canali istituzionali, per non perdere le opportunità di integrazione al reddito che possono fare la differenza nel bilancio familiare a fine anno.

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