Prefissi telefonici da evitare: quali numeri possono nascondere truffe e chiamate pericolose?

Negli ultimi anni si è registrato un fortissimo incremento delle chiamate truffa provenienti sia dall’estero sia da numerazioni apparentemente italiane, spesso falsificate attraverso sofisticate tecniche di spoofing. Questo fenomeno rappresenta una minaccia concreta per la privacy e la sicurezza degli utenti, colpendo ogni fascia di età e generando preoccupazione sia tra i consumatori che tra gli organismi di tutela. Il quadro normativo italiano e le azioni delle autorità come l’AGCOM stanno finalmente intervenendo, ma conoscere quali prefissi telefonici siano potenzialmente rischiosi resta indispensabile per difendersi in autonomia e ridurre il rischio di cadere vittima di truffe telefoniche sempre più sofisticate.

Prefissi internazionali sotto osservazione: quali numeri destano sospetti

Le truffe telefoniche che utilizzano prefissi internazionali sfruttano la scarsa conoscenza degli utenti sul traffico voce proveniente dall’estero. In particolare, diversi prefissi stranieri sono stati segnalati dalle associazioni dei consumatori e dalle autorità come vettori tipici di chiamate fraudolente, soprattutto se si tratta di numeri sconosciuti, brevi o non richiamabili. Gli esperti raccomandano grande attenzione a questi prefissi, a meno che non si attenda davvero una chiamata da amici o parenti residenti in quei Paesi:

  • +44 (Regno Unito)
  • +60 (Malesia)
  • +62 (Indonesia)
  • +84 (Vietnam)
  • +91 (India)
  • +92 (Pakistan)
  • +216 (Tunisia)
  • +223 (Mali)
  • +254 (Kenya)
  • +351 (Portogallo)
  • +370 (Lituania)
  • +371 (Lettonia)
  • +373 (Moldavia)
  • +375 (Bielorussia)
  • +381 (Serbia)
  • +383 (Kosovo)
  • +563 (Valparaíso, Cile)

Questi prefissi vengono frequentemente utilizzati dai malintenzionati per mettere in atto varie frodi, come la “truffa dello squillo” (Wangiri), che induce a richiamare un numero a tariffazione maggiorata oppure allestire sofisticate campagne di phishing telefonico.

Tecniche di spoofing: quando i numeri sembrano italiani (ma non lo sono)

Uno degli espedienti più insidiosi messi in campo dai truffatori è lo spoofing, un sistema che consente di far apparire il numero chiamante come una comune numerazione italiana, sia mobile che fissa, quando in realtà la chiamata arriva dall’estero o da call center non autorizzati. Questo inganno serve a guadagnare la fiducia della potenziale vittima, inducendola a rispondere e a interagire, incrementando il rischio di furti di dati personali, accesso non autorizzato a informazioni riservate o vere e proprie truffe finanziarie.

Le numerazioni frequentemente oggetto di spoofing includono:

  • Prefissi di grandi città italiane, come 02 (Milano) o 06 (Roma)
  • Numeri verdi con 800 e gamme similari
  • Numeri mobili apparentemente normali ma non richiamabili

Questa tecnica è molto diffusa nel settore energetico, dove negli ultimi anni migliaia di consumatori hanno ricevuto proposte commerciali ingannevoli per il cambio gestore energia, ma anche nel campo della telefonia, assicurazioni e offerte finanziarie. Secondo l’ARERA, nel mercato luce e gas oltre il 20% dei nuovi contratti nel 2024 sarebbe stato stipulato attraverso modalità scorrette, proprio sfruttando numerazioni non rintracciabili e dichiarazioni fuorvianti.

Evoluzione normativa: come le autorità stanno cercando di proteggere gli utenti

Per contrastare la minaccia crescente delle chiamate spoofing e delle truffe telefoniche, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) sta implementando un piano a più fasi che prevede nuovi filtri e blocchi a livello di rete, obbligando tutti gli operatori TELCO italiani a intervenire.

Le tappe fondamentali previste dal nuovo piano sono:

  • Entro il 18 agosto 2025: attivazione di un filtro contro le chiamate provenienti dall’estero che utilizzano numerazioni geografiche italiane falsificate. Questo blocco impedirà ai truffatori stranieri di fingere di chiamare da numeri urbani o nazionali quando in realtà stanno operando da fuori confine.
  • Entro il 18 novembre 2025: estensione del blocco anche alle numerazioni mobili estere non in roaming, spesso usate per operazioni fraudolente. Questa misura coinvolge tutte le compagnie telefoniche e prevede sanzioni fino a 1 milione di euro per mancata attuazione.

Il nuovo approccio si basa su una sinergia tra operatori internazionali autorizzati e sistemi informatici centralizzati che verificano in tempo reale l’esistenza e la legittimità del numero chiamante attraverso il confronto con gli archivi ufficiali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Ulteriore attenzione è rivolta ai cosiddetti numeri non geografici, ovvero numeri che non corrispondono a un’area precisa del territorio nazionale e spesso vengono sfruttati dalle centrali di telemarketing o da strutture estere per rendere impossibile risalire all’identità reale del chiamante.

Consigli pratici per riconoscere e bloccare le chiamate pericolose

Nonostante gli sforzi delle autorità e dei gestori per implementare sempre nuovi sistemi di controllo, resta fondamentale il ruolo della prevenzione e della consapevolezza individuale da parte degli utenti. Riconoscere i principali segnali di una possibile truffa telefonica è il primo passo per proteggersi:

  • Ignora e blocca le chiamate sospette con prefissi internazionali sconosciuti, soprattutto se non attendi comunicazioni dall’estero o da aziende legittime con sede fuori Europa.
  • Non richiamare numeri internazionali brevi o incompleti: spesso sono associati a servizi a pagamento estremamente onerosi.
  • Presta attenzione anche alle chiamate da numeri apparentemente locali: il fatto che il numero abbia prefissi nazionali (come 02, 06, 800) non garantisce l’autenticità.
  • In caso di telefonate con richieste insistenti di informazioni personali, dati bancari o codici OTP, interrompi immediatamente la conversazione e segnala l’accaduto al tuo operatore e alle autorità competenti.

Per proteggersi ulteriormente:

  • Utilizza le funzionalità di blocco chiamate offerte dai moderni smartphone.
  • Affidati ad app di identificazione delle chiamate e di contrasto a spam e truffe.
  • Consulta siti di segnalazione numeri truffaldini e mantieniti aggiornato sulle nuove tipologie di frode emergenti.

Infine, è utile ricordare che la responsabilità e la prudenza sono sempre fondamentali: l’esperienza insegna che i truffatori affineranno sempre di più le loro tecniche, adattandosi ai nuovi strumenti legislativi e tecnologici. Solo una buona conoscenza dei meccanismi delle truffe può mettere davvero al sicuro gli utenti meno esperti.

La lotta alle truffe telefoniche e alle chiamate pericolose non può prescindere dalla collaborazione tra cittadini attenti, operatori telefonici e autorità di vigilanza. Rimanere informati sulle liste aggiornate di prefissi sospetti, distinguere i normali canali di comunicazione da quelli più rischiosi e trasformare ogni dubbio in una verifica concreta è la chiave per navigare sicuri in un mondo sempre più interconnesso e, purtroppo, disseminato di insidie.

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